Social Skills competenze trasversali

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PROGETTO SOCIAL SKILLS CAPACITA’ EMOTIVE E SOCIALI  competenze trasversali
“Il talento è una potenzialità trasformata e realizzata, è presente in ogni persona ma ha bisogno della volontà, e del contesto per essere espresso.”
M.Seligman, padre della psicologia positiva
Il benessere dei ragazzi poggia su due pilastri fondamentali: la famiglia e la scuola.
Scopo del progetto sulle capacità emotive e sociale è proprio quello di promuovere il benessere dei ragazzi mediante l’ausilio di attività esperienziali volte all’educazione della sfera affettiva e sociale della personalità ed all’acquisizione delle competenze trasversali.
Le competenze trasversali sono delle caratteristiche personali dell’individuo che entrano in gioco quando egli risponde ad una richiesta dell’ambiente organizzativo e che sono ritenute essenziali in ambito lavorativo per trasformare una conoscenza in comportamento. Il termine è dunque utilizzato per indicare capacità ad ampio spettro, non specifiche di una professione o di un ambiente organizzativo ed applicabili a compiti e contesti diversi.
L’idea a fondamento degli interventi programmati è che trasmettendo alcune capacità psicologiche ai ragazzi, questi siano in grado di affrontare meglio la conoscenza di sé, la rielaborazione delle proprie emozioni e le interazioni con gli altri.
Per questa ragione il progetto si pone come supporto alle competenze didattiche, creando un punto di contatto tra ambiente scolastico e preparazione al salto nel mondo lavorativo che necessita, nei soggetti, la capacità di problem solving, di adattamento all’ambiente, di gestione delle relazioni in termini di positività ed assertività, di capacità di team working e di eventuale sviluppo delle potenzialità di leadership.
La finalità ultima è quella di rendere consapevoli i ragazzi che le loro difficoltà eventuali possono essere comuni e soprattutto superabili.
DESTINATARI:
Il progetto è rivolto a tutti gli alunni dell’istituto impegnati nel progetto RIGENERAZIONI (gruppo b e gruppo c)
-E’ prevista una presentazione del progetto sia ai genitori che al corpo docente-
MODALITA’:
L’intero progetto tiene in considerazione i fondamenti delle social skills e delle competenze trasversali, la sostenibilità emozionale e la cooperazione e la collaborazione.
Nello specifico viene proposto:
• FOCUS SULLE EMOZIONI, EMPATIA, COMUNICAZIONE POSITIVA ED EFFICACE
Nel processo di crescita infatti la sfera cognitiva e la sfera affettiva risultano avere un ruolo di uguale importanza ed essere indissolubilmente legate tra loro.
L’affettività risulta quindi avere un ruolo fondamentale nel contesto scolastico: riconoscere, comprendere e saper gestire le emozioni che si vivono nella quotidianità, e sentirsi sicuri e accettati costituiscono le basi per uno stato di benessere emotivo a scuola nonché una condizione facilitante per l’apprendimento.
Il laboratorio è volto ad avvicinare i ragazzi al tema delle emozioni e della gestione dello stress, aumentando la resilienza e la comunicazione positiva.
Le attività promuovono la capacità del ragazzo di riconoscere le emozioni proprie e altrui e la capacità di gestire in modo costruttivo i propri vissuti, modificando le difficoltà momentanee rendendole invece spinte motivazionali.
• COOPERAZIONE E COLLABORAZIONE, FOCUS SUL LAVORO DI GRUPPO
Il gruppo classe costituisce una dimensione significativa per il ragazzo poiché rappresenta il contesto in cui acquisisce conoscenze, abilità e in cui sperimenta la costruzione di legami significativi differenti rispetto a quelli presenti all’interno della famiglia.
Il gruppo può costituire una risorsa per l’attività didattica e un’opportunità per ilpotenziamento delle capacità del singolo di mettersi in relazione con gli altri, di riconoscere il punto di vista altrui e di adeguare il proprio comportamento alla dimensione di gruppo, riconoscendo l’Altro come soggetto di valore.
• PROBLEM SOLVING E RESILIENZA
Negli interventi in classe è importante creare occasioni in grado di sviluppare nei ragazzi momenti di consapevolezza favorendo l’espressione a scopo orientativo di interessi, di punti di vista, di propensioni e di
bisogni di apprendimento personali. Il gruppo-classe può diventare una valida risorsa per sviluppare la cooperazione, lo scambio e l’autoefficacia relazionale dell’adolescente.
• SVILUPPO DEL PENSIERO LATERALE
l principio che sta alla base di questa modalità è simile al pensiero divergente: per ciascun problema è sempre possibile individuare diverse soluzioni, alcune delle quali emergono solo prescindendo da quello che inizialmente appare l’unico percorso possibile cercando elementi, idee, intuizioni, spunti fuori dal dominio di conoscenza e dalla rigida catena logica.
Verranno dunque proposte modalità e strumenti che facilitino questi processi di pensiero, per generare creativamente ipotesi da abbinare e combinare con le conoscenze già possedute, fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato come sviluppo e creazione di mappe creative, che consentono al contempo di fermare le idee e di registrarle, predisponendole per essere poi rielaborate (ad esempio le mappe mentali di Tony Buzan oppure le solution map)
OBIETTIVI SPECIFICI:
Gli obiettivi specifici dell’esperienza ruotano attorno alla finalità generale di creare un clima sereno di relazione all’interno del gruppo per sviluppare le competenze trasversali del singolo quali comunicazione, pensiero critico, creatività, motivazione, iniziativa, capacità di risolvere problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni, lavoro di gruppo e soprattutto “apprendere ad apprendere”, che rappresentano la base per lo sviluppo di qualsiasi altra competenza.
FINALITA’:
Le finalità che fanno da sfondo a tutti gli interventi sono:
• implementare le capacità di adattamento all’ambiente
• implementare le capacità di gestione dello stress
• promuovere e favorire le dinamiche di gruppo e le capacità di collaborazione
• promuovere il benessere affettivo-relazionale dell’alunno sia nel rapporto con gli adulti che nei confronti dei compagni;
• favorire la fiducia in sé accrescendo l’autostima e l’aiuto reciproco.
Tali finalità si articolano in alcuni obiettivi specifici:
• stabilire relazioni significative con l’adulto e con i compagni.
• acquisire fiducia nell’ambiente.
• accrescere l’autonomia.
• promuovere il rispetto di sé, degli altri e degli spazi condivisi.
• ricercare soluzioni alle problematiche.
• condividere nella dimensione del gruppo alcuni valori (rispetto della diversità, aiuto solidale)
METODOLOGIA:
Particolare attenzione viene data all’ausilio di due metodologie che si utilizzeranno in modo principale:
• ROLE PLAYING: La role playing è uno strumento utilizzato in gruppo per potenziare abilità interpersonali.
Con questo strumento si possono modificare o formare atteggiamenti o capacità relazionali. Verrà realizzata una simulazione recitativa durante la quale gli studenti saranno invitati ad assumere un ruolo tale che gli consentirà di affrontare la difficoltà posta dalla situazione problematica, mettendo in atto i comportamenti comunicativi adeguati alla situazione simulata.
Scopo della simulazione è di rappresentare l’influenza delle varie emozioni nel vissuto personale e quotidiano, con particolare attenzione alla loro forza di condizionamento ed al riconoscimento della propria esperienza emozionale come positiva oppure negativa.
• ATTIVAZIONE MOTORIA E COGNITIVA: esercizi di uso del pensiero laterale, esercizi di implementazione dell’assertività.
• CIRCLE TIME: si tratta di un metodo di lavoro, pensato per facilitare la comunicazione e la conoscenza reciproca nei gruppi. In ambito scolastico trova un’ottima applicazione: gli alunni si posizionano su sedie disposte in cerchio, cosicché ciascuno possa vedere ed essere visto da tutti, lasciando libero lo spazio al centro. La comunicazione avviene secondo regole condivise all’inizio e finalizzate a promuovere l’ascolto attivo e la partecipazione di tutti (può essere utile, per esempio, stabilire che i turni di parola siano ritualizzati dal passaggio di un oggetto).
• DIXIT: utilizzo di strumenti ludici e proiettivi per aumentare le capacità di focalizzazione dell’attenzione, della capacità creativa e comunicativa
MA COSA SONO QUESTE “SKILLS”?
Le competenze per la vita (“life skills”) secondo la definizione data dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1993:
Sono l’insieme di abilità personali e relazionali che servono per governare i rapporti con il resto del mondo e per affrontare positivamente la vita quotidiana, “competenze sociali e relazionali che permettono ai ragazzi di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri e alla comunità”, abilità e competenze “che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana.”
In definitiva, l’interazione fra le varie abilità è ciò che produce potenti risultati comportamentali, specialmente quando questo approccio è supportato da altre strategie.
Lo scopo principale dell’acquisizione di “competenze per la vita” è, in sintesi, il superamento degli ostacoli e la capacità di vivere al meglio delle proprie possibilità.
La mancanza di tali skills socio-emotive può causare l’instaurarsi di comportamenti negativi e a rischio in risposta agli stress.
Queste sono:
-Autoconsapevolezza: conoscere se stessi, il proprio carattere, i propri bisogni e desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la condizione indispensabile per la gestione dello stress, la comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e l’empatia;
-Capacità relazionali: Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo cioè sapersi mettere in relazione costruttiva con gli altri, “saper creare e mantenere relazioni significative” ma anche “essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo”
-Comunicazione efficace: Capacità di esprimersi e di sapersi esprimere in ogni situazione particolare sia a livello verbale che non verbale “in modo efficace e congruo alla propria cultura”, dichiarando “opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti, ascoltando con attenzione gli altri per capirli, chiedendo, se necessario, aiuto;
-Gestione delle emozioni: Capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, essere consapevoli di come le emozioni influenzano il comportamento in modo da riuscire a gestirle in modo appropriato”e a regolarle opportunamente;
-Gestione dello stress : Capacità di governare le tensioni, saper conoscere e controllare le fonti di tensione “sia tramite cambiamenti nell’ambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi”;
-Empatia: Capacità di comprendere gli altri cioè il saper comprendere e ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro “anche in situazioni non familiari”, accettandoli e comprendendoli e migliorando le relazioni sociali “soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali”;
-Saper prendere decisioni: saper decidere in modo consapevole e costruttivo “nelle diverse situazioni e contesti di vita”; saper elaborare “in modo attivo il processo decisionale può avere implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano”;
-Creatività nel Saper risolvere i problemi: Capacità di affondare in modo flessibile ogni genere di situazione, saper trovare soluzioni e idee originali, competenza che “contribuisce sia al decision making che al problem solving, permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze delle diverse opzioni”;
-Senso critico: Capacità di analizzare e valutare le situazioni, saper “analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone vantaggi e svantaggi, al fine di arrivare a una decisione più consapevole”, riconoscendo e valutando “i diversi fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le pressioni dei coetanei e l’influenza dei mass media”;
TEMPI E MODI:
Il percorso è strutturato su 6 ORE di attività con gruppi classe di massimo 20/25 persone. Ogni pacchetto attività è costituito da due ore, per un totale di 3 incontri per gruppo.
Gli incontri sono rivolti principalmente a gruppi-classe, ma è possibile anche strutturare un lavoro per gruppi interclasse.
Luogo ideale degli incontri sarebbe un’Aula Magna o, comunque, un’aula un po’ grande dell’edificio scolastico, purché ci sia la possibilità di liberare lo spazio per lavorare sul movimento.
Gli orari saranno definiti in base alle esigenze ed alle disponibilità della scuola
Non viene richiesto ausilio di materiale didattico se non l’uso delle aule e delle lavagne. Gli eventuali prodotti di cancelleria verranno forniti direttamente dalla conduttrice.
Gli incontri saranno condotti dalla dottoressa Giulia Disegna, psicologa psicoterapeuta clinica, iscritta all’ordine degli psicologi albo del Veneto con il numero 8232

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