..non lo riconosco più!
L’adolescenza (dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, «crescere») è quel tratto dell’età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello dell’individuo adulto. Quando si parla di adolescenza, è importante ricordarsi che essa è un tema di carattere prettamente psicologico, e darle limiti fissi è un’impresa ardua. Bisogna considerare che:
lo sviluppo psicologico-emozionale non procede sempre di pari passo con lo sviluppo fisico;
le società occidentalizzate stanno provocando un ritardo sempre maggiore dello sviluppo psicologico, mentre in altre zone del mondo pare verificarsi l’opposto;
i limiti di età sono diversi tra persone di sesso diverso ovvero tra maschi e femmine;
più tardi si verificherà lo sviluppo puberale, più tardi finirà l’adolescenza;
certi tratti psicologici considerati tipici dell’adolescenza permangono oltre la prima giovinezza per certi individui.
Le definizioni di adolescenza sono bellissime. Sono chiare, immediate, semplici. Eppure non bastano.
Come posso spiegare l’intensità di una tempesta a parole? L’adolescenza è una TEMPESTA.
Ecco, questa è una metafora che utilizzo spesso per parlare di adolescenza con i genitori.
I genitori non hanno bisogno di definizioni psicologiche o mediche, hanno bisogno di capire.
Non solo: in un passato anche recente esistevano dei precisi riti di iniziazione che segnavano l’avvento dell’adolescenza e l’inserimento nel mondo del lavoro o il matrimonio conducevano idealmente alla vita dell’adulto.
Ora i ragazzi vanno incontro a tempi più lunghi ed a percorsi più incerti: l’adolescenza può essere vista come un processo asintotico…cioè senza fine.
Per fortuna non è proprio così: l’adolescente è un soggetto attivo, che procede in un percorso, incontrando degli ostacoli che spesso fanno vacillare anche i genitori.
Cosa accade quando nostro figlio diventa adolescente?
C’è una fase intermedia, nella quale possiamo “prepararci”, creare una sorta di allenamento alla genitorialità dell’adolescente (cercando quindi di non farci sommergere?)
Parliamo quindi anche di preadolescenza
La preadolescenza è proprio un’età di mezzo. Sta sospesa tra infanzia e adolescenza e chi la vive e la attraversa vive al tempo stesso la tristezza per non essere più bambini e il desiderio di diventare grandi.
Il che complica ancora di più le cose e, dalla parte degli adulti, lascia una lunga serie di punti interrogativi enormi:
Perché il mio meraviglioso bambino è cambiato così tanto entrando alle medie?
Cos’è accaduto nel frattempo?
Da quando abbiamo smesso di parlare ed abbiamo iniziato ad urlare?
Ma soprattutto come e quando se ne esce?
Articolo della dottoressa Giulia Disegna – psicoterapeuta psicoanalitica
Alcune risposte le troveremo insieme il 2 dicembre 2017 ALLE ORE 10.00, durante l’incontro gratuito dal titolo
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